Dopo Africa e Centro America, la storica torrefazione triestina, dal 2021 Società Benefit, estende le azioni di riforestazione anche in Asia.
Dal 2022 gli alberi di caffè della “Bazzara Forest” cresceranno anche in territorio asiatico. Stavolta è il turno del Nepal, teatro dell’ultima azione di riforestazione supportata dalla storica torrefazione Bazzara Espresso. L’iniziativa si colloca con coerenza all’interno della visione aziendale dell’impresa caffeicola che vede nella sostenibilità – intesa sia come obiettivo in sé che come modus operandi – il pilastro portante di un nuovo paradigma di business.
Già a partire dal 2020 la famiglia triestina ai vertici dell’azienda ha avviato felicemente una partnership con Treedom per piantare alberi di caffè in Africa e Centro America, contribuendo alla riforestazione, alla salvaguardia della biodiversità e a dare lavoro alle comunità locali che tengono per sé il raccolto.
Non è che uno dei numerosi passi intrapresi dalla Bazzara Espresso, che si è recentemente guadagnata una menzione speciale per l’Ambiente come realtà regionale virtuosa nel 2021 ed è diventata anche Società Benefit, ovvero un’azienda che nel proprio statuto integra agli obiettivi di profitto quelli a impatto sociale e ambientale.
Sono tante le iniziative avviate in ottica sostenibile negli ultimi anni da questa dinamica torrefazione: si va dall’adozione di politiche atte al risparmio energetico, alla riduzione degli sprechi e delle emissioni atmosferiche, all’approvvigionamento di energie provenienti solo da fonti rinnovabili, passando per la realizzazione di una linea biologica certificata, l’adozione del marchio FairTrade e tanto altro ancora.
Fra le svariate azioni concrete di salvaguardia ambientale, la Bazzara Espresso sta ponendo crescente attenzione e consapevolezza anche nella selezione e utilizzo di qualsiasi materia prima impiegata nei cicli produttivi aziendali. Ne è un esempio la riduzione del consumo di carta, principalmente attraverso la conversione di tutti gli imballaggi secondari in carta FSC, ovvero proveniente da materiale di riciclo o scarto.
E se si pensa alla carta, non si può appunto dimenticare da dove viene. Questa semplice riflessione, unita all’appello lanciato da più parti sull’urgenza di contenere le enormi emissioni di Co2 del pianeta, ha guidato le azioni aziendali di supporto alla riforestazione come pratica volontaria e costante da ormai due anni a questa parte.
A beneficiarne sono stati dapprima il Kenya, quindi il Guatemala. Anche i clienti dell’e-shop e gli stakeholder della torrefazione sono stati coinvolti nella campagna di sensibilizzazione sul tema, ricevendo in adozione gli alberi piantati nella Foresta Bazzara “globale”, con la possibilità di attribuire loro un nome e di monitorarne a distanza la crescita e le ricadute ambientali e sociali.
Avendo infine aderito al progetto Zero Impact Web, dallo scorso anno la Bazzara Espresso contribuisce anche alla creazione e tutela di foreste in crescita in Costa Rica per compensare le emissioni generate dal traffico internet sul proprio sito e contrastare in questo modo il riscaldamento globale.
L’autore dell’intervento, situato a pagina 208 intitolato IMPATTO DELLA TOSTATURA SUL PRODOTTO FINALE, è ROBERTO PEDINI e non Luca Giberti come erroneamente indicato. Pertanto, nei volumi presenti a magazzino verrà riportato il nominativo corretto con l’apposizione di un ideoneo supporto adesivo. Mentre future eventuali ristampe avranno l’indicazione corretta dell’autore dell’articolo.
Appena conclusa con numeri da record la 45esima edizione del Sigep - The Dolce World Expo, il Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè, organizzato da Italian Exhibition Group. Durante i cinque giorni dedicati, anche la terza generazione Bazzara è stata ospitata nella Coffee Arena dell’evento riminese per raccontare gli ultimi e i prossimi progetti e tutte le interessanti novità riguardanti l’azienda nelle giornate di sabato 20 gennaio e martedì 23 gennaio.