Il Trieste Coffee Experts riunisce le eccellenze, ma la città non lo sostiene e va via.

Il Trieste Coffee Experts, un summit di esperti del caffè provenienti da tutta Italia, si pone come punto di riferimento essenziale nel panorama delle eccellenze nel settore. Tuttavia, nonostante la sua rilevanza a livello nazionale, c’è il rischio che Trieste perda l’opportunità di ospitarlo.

La Bazzara Caffè, organizzatrice dell’evento, ha confermato il successo nel riunire tutte le associazioni italiane del caffè, definendolo un’impresa titanica, data la natura spesso individualista degli italiani. Ha sottolineato l’importanza che questo summit ha per Trieste, descrivendola come una potenziale “città del caffè” o “capitale italiana dell’espresso”. Ha poi evidenziato il prestigio dell’evento che ha accolto importanti figure del settore, come Lavazza, Caffè Borbone e Pininfarina, quest’ultima promotrice di un nuovo e sostenibile concetto di caffè casalingo. Inoltre, ha annunciato il riconoscimento di personalità di spicco come Max Fabian della Demus SpA e il presidente del Costa Rica, Rodrigo Chaves Robles, per il loro impegno contro il cambiamento climatico. Riguardo alla possibilità di spostare l’evento altrove, la Bazzara Caffè ha sottolineato che non è una loro scelta, ma Trieste sembra non supportare l’espansione nazionale del TCE. Nonostante il successo e il riconoscimento a livello nazionale, lamenta la mancanza di interesse e sostegno da parte dei media e delle istituzioni locali. Alcune realtà nazionali hanno proposto persino di cambiare il nome dell’evento con quello di un’altra città e di trasferirlo. È opportuno precisare che la collocazione geografica e il duro lavoro dei collaboratori dell’azienda per oltre un anno sono rilevanti, nonostante sembrino passati inosservati a livello locale. Il Trieste Coffee Experts, un pilastro nel settore italiano del caffè, potrebbe trasferirsi altrove a causa della mancanza di sostegno locale, soprattutto da parte delle istituzioni. Franco Bazzara, Presidente della Bazzara Caffè, ha dichiarato in conclusione: “Questo potrebbe comportare la perdita di uno degli eventi più prestigiosi per Trieste, una città con radicati legami con la cultura del caffè. È necessario un maggiore coinvolgimento e supporto da parte della città per mantenere viva questa rilevante iniziativa nazionale.”