Storia

Dal sogno di un artigiano triestino del caffè, alla realtà di un espresso internazionale


A Trieste il profumo di caffè si respira nell’aria. Agli inizi del ‘700 il porto accoglie le prime navi con carichi pieni di caffè. Vent’anni dopo, grazie all’istituzione del Porto Franco, la città diventa il principale porto Austroungarico e uno dei porti più importanti per lo sbarco dei chicchi di caffè. Sono gli anni in cui aprono le prime botteghe dove si poteva degustare ed acquistare il caffè appena torrefatto. Agli inizi dell’Ottocento i mastri tostatori triestini daranno vita ad un’innovazione rivoluzionaria: l’introduzione della miscela. Una storia di caffè così affascinante dalla quale non poté che essere persuaso anche Dionisio Bazzara che nel 1966 decise di rilevare la torrefazione “La Brasiliana – Industria Triestina del Caffè”.

Da allora la famiglia Bazzara seleziona con amore le migliori varietà di Arabica e Robusta per regalarvi un gustoso assaggio dell’Italian lifestyle. Ciò per noi significa garantire caffè sempre freschissimo, solo da lotti provenienti dalle migliori aree caffeicole del mondo e tostatura rigorosamente lenta e calibrata per la singola origine. Ogni tazzina racchiude in sé l’affascinante storia che ha inizio nelle piantagioni di quattro continenti e si sviluppa nel lungo viaggio che i chicchi compiono fino a raggiungere la capitale mondiale dell’espresso di qualità: sinfonie di sapori a ogni sorso, che vi porteranno a ripercorrere in un istante rotte lontane alla scoperta di aromi e sensazioni esotiche.

Il Brand


Il 2014 è l’anno che per Bazzara segna un rinnovamento profondo. Un rinnovamento che parte dalla ragione sociale e finisce con la linea di prodotto, passando per il restyling del logo e del packaging, frutto di un lavoro pluriennale, partito da un’attenta analisi dell’evoluzione del consumatore contemporaneo. Vogliamo rivolgerci al cliente che ama la qualità, che apprezza il dettaglio, che ricerca un prodotto in grado di esprimere valori che percepisce coerenti a quelli nei quali si identifica. Ecco perché, come lo scultore quando toglie, raschia, leviga, ripulisce, fino a far apparire dalla pietra un bel viso, per il restyling dell’immagine Bazzara abbiamo deciso di fermare in un’istantanea quelli che sono i valori fondanti della nostra azienda e di comunicarli nella loro essenzialità. Il chicco che formava la cornice del vecchio marchio ora diviene un pittogramma in grado di evocare immediatamente il delicato fiore del caffè – l’origine.

Al contempo il nuovo logotipo guarda alla cultura e alle tradizioni millenarie dell’Italia, ispirandosi deliberatamente ai caratteri classici e sublimi ideati da Giovanbattista Bodoni nella seconda metà del 1700. Ma la sostanza del nostro prodotto è rintracciabile anche qui: abbiamo operato una progressiva semplificazione della costruzione del carattere, fino alla soppressione pura e semplice di alcuni suoi elementi tanto da ottenerne uno spezzettato stencil come quelli che si usavano, e si usano, sui sacchi di juta per trasportare il caffè verde e sui barili di quercia del Jamaica Blue Mountain. Naturale conseguenza è stata ripensare anche i nomi delle nostre miscele: Gustoitaliano; Dolcevivace; Aromamore; Grancappuccino; Piacerepuro; Dodicigrancru, doppie locuzioni di fantasia che traducono in parole e suoni italiani le caratteristiche di ciascuna blend.

Bazzara Dodicigrancru – capsule / 250 g / 1 kg